TRA LA CARTA E LA PITTURA, LETO VA IN CERCA DI NUOVI ORIZZONTI
Valentina Di Miceli
“Lei crede che ogni storia debba avere un principio e una fine? Anticamente un racconto aveva solo due modi per finire: passate tutte le prove, l’eroe e l’eroina si sposavano oppure morivano. Il senso ultimo a cui rimandano tutti i racconti a due facce: la continuità della vita, l’inevitabilità della morte”. (Italo Calvino).
Continuità della vita e inevitabilità della morte sono alla base di tutti i racconti, anche dei racconti di carte dipinti dall’artista monrealese Giovanni Leto (classe 1946), in mostra presso la galleria Adalberto Catanzaro artecontemporanea Bagheria.
Carta e pigmenti queste le materie prime utilizzate da Leto per costruire i suoi orizzonti pieni di storie, di sentimenti, felicità, dolori, incertezze.
Cresciuto artisticamente nel clima dell’informale, negli anni ’80 Leto concretizza le sperimentazioni sul collage fatte negli anni ’60, inserendo nella pittura i materiali del quotidiano come la carta e giungendo a una stratificazione semantica che si articola sulla tela, per lo più monocroma, in forme e spazi emozionali sempre nuovi. La mostra vuole documentare in modo retrospettivo l’intenso e coerente percorso dell’artista, dagli Orizzonti del 1985 alle stratificazioni di materia cosmica del ultimo decennio. La carta stampata rivive accartocciata e attorcigliata, segnando la pelle della pittura come una ferita o come un’annunciazione. La ricerca estetica, l’armonia e l’equilibrio compositivo vanno di pari passo con un sentire intenso dell’oggetto, della carta, vissuta e rivissuta, portatrice di storie, di impronte di vita, oltre l’oblio della morte.
significativa sembra allora l’opera esposta alla fine del percorso archiviazione 1: l’artista conserva la carta di tante sue opere dentro una teca di plastica trasparente, come se fosse un reperto che si racconta da se’, dalla pagina scritta all’accartocciamento, memoria di una comunicazione data e negata al contempo, che troverà solo nello sposalizio con la pittura la sua redenzione, così come gli eroi e le eroine di tutti i possibili racconti
Bibl.: Valentina Di Miceli, Tra la carta e la pittura, Leto va in cerca di nuovi orizzonti, in Giornale di Sicilia, martedì 22 marzo 2016, Palermo
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